Un viaggio là... dove il sole brucia ma scalda i cuori…

Ricordo ancora la mia partenza, piena di domande e di perplessità: cosa mi aspetterà? A che realtà sto andando incontro?
In che modo potrei risultare utile? Cosa mi lascerà questo viaggio?
Ho Preparato la valigia la sera prima della partenza... “sempre le cose all’ultimo” pensavo... “spero di non aver dimenticato nulla”...
Ma le cose più importanti le avevo già messe in un angolo della mia valigia: la mia macchina fotografica, il mio ipod ed un piccolo diario. La notte, è stata all’insegna dell’ansia e delle paure.
Sveglia alle 7, partenza da Parma alle 9.
Il viaggio è stato bellissimo, accompagnata e sostenuta dai miei amici e colleghi.
All’aeroporto tutto aveva assunto una forma diversa ai miei occhi colmi di gioia e felicità.
Il tragitto verso Ulukovie e Rechitza si prospettava lungo; munita quindi di pazienza, mi sono messa ad ascoltare l’ipod.
Arrivati all’incirca verso le 10:30 di notte, stanchi e stravolti, siamo andati a dormire.
Il giorno dopo ed i giorni successivi, carica di energia, ero sempre pronta a qualsiasi incontro. Ci aspettavano giornate intense, e ancor più forte era ciò a cui si preparava il mio cuore, che fremeva nello scoprire una realtà così nuova.
Ogni mattina entrare nelle scuole portava con sé un po’ di amarezza ed inquietudine.
Ma quanti bambini! potevo sentire i loro passi veloci che attraversavano i corridoi; si distinguevano chiaramente le urla e le risate di ognuno di loro...
Camminavamo nei lunghi corridoi alla ricerca della palestra dove poter iniziare il nostro lavoro. Tenevo stretta a me la mia fotocamera perché non vedevo l’ora di iniziare a comunicare con i ragazzi; così, con l’entusiasmo che mi invadeva, iniziavo a scattare foto.
Il mio non è un racconto di parole:
c’è poco da leggere in questa Storia,
ma ci sono tante cose da vedere...
Voglio far conoscere e far osservare ciò che il mio animo ed i miei occhi hanno voluto imprimere nella mia mente.
Cerco di raccontarvi la storia di un mondo , dove la realtà è difficile quanto bella...
Bella... grazie alla purezza di questi bambini, alla loro grande sensibilità ed alla loro dilagante ricchezza di sentimenti.
Soffermandomi sui loro candidi visi, ho colto quanto fossero belli e meravigliosi così, come erano...

sono stata colpita da quanta gioia esplosiva, liberava la nostra sola presenza in quel posto...

rimanevo incantata da QUANTA intensità espressiva usciva dai loro corpi...



QUANTA dolcezza nei loro volti...

e nei loro sorrisi...
QUANTA tenerezza nei loro occhi..
QUANTA delicatezza nei lineamenti dei visi...

QUANTA simpatia...
richiedevano così tanto affetto... che era impossibile non dimostrarlo...
con abbracci e baci

E così i giorni e Il tempo passavano veloci...
Ero sempre affascinata da questo mondo:
ogni cosa che ci circondava era per me motivo di interesse per prendere la macchina fotografica e scattare;
il paesaggio che mi si presentava davanti era sempre diverso, cambiava colore a seconda di dove mi voltavo...
la temperatura variava dal Freddo al Caldo, da un ora all’altra...
Tempo strano... Tempo ai miei occhi magico... tutto appariva surreale, ma allo stesso tempo meraviglioso ed estremamente
coinvolgente.

Anche se ero consapevole della tristezza, delle sofferenze che erano in questo paese… ne sentivo una forte attrazione per la complessità di turbamenti che nel mio più profondo suscitava in ogni suo aspetto... abitanti... storia… usanze… costumi… ambiente...
Scattavo ! Scattavo ! Per non dimenticare i minimi particolari di questa gente...

e poi ancora.... Scattavo... ma riuscite ad immaginare fiori così belli?
Si poteva ‘annusare’ il profumo della vita, che si faceva spazio in quella terra...

QUANTI ricordi ho portato a casa con me...
mille foto ho scattato nella mia mente ed altrettante impresse nel mio repertorio fotografico. Potrei aggiungere altre infinite immagini a questo piccola storia... ma ne ho scelto alcune con cura e con passione, cercando di riuscire a trasmettere un pochino delle mie emozioni. Porterò sempre con me l’affetto di quei piccoli grandi tesori...

il calore della gente che ci ha ospitato, circondandoci di mille attenzioni, che ci ha insegnato quanto si possa essere contenti anche del poco...

non dimenticherò i loro racconti... i racconti di una Terra così dolorosamente colpita... che riempivano il cuore di lacrime e dai quali trapelava anche un grande senso di rispetto e di fiera appartenenza…
infine… mai sfumeranno dentro di me tutti i colori che sono riuscita a captare con gli occhi e con il cuore.
Luz Delia