PROGETTO FARMACIA SAHRAWI
PROPOSTA DI INTERVENTO AI CAMPI DI RIFUGIATI


PREMESSA
Nel corso di questi anni, grazie al crescente coinvolgimento del mondo del volontariato e di molti Enti Locali emiliano-romagnoli nei confronti della causa del Popolo Sahrawi, si è assistito ad una forte crescita degli interventi nell’area: sostegno ai servizi sanitari, handicap, ambiente, aiuti umanitari, ecc…
La Regione Emilia Romagna riconosce la cooperazione allo sviluppo quale strumento essenziale di solidarietà tra i Popoli ai fini della pace e della piena realizzazione dei diritti umani utilizzando anche proprie risorse umane e finanziarie.
A tal fine la Regione, valorizzando le esperienze dei soggetti attivi sul territorio regionale, promuove ed attua interventi di cooperazione allo sviluppo, per quanto possibile, in collaborazione con Enti Locali, organizzazioni di volontariato, soggetti pubblici e privati del proprio territorio.
Allo scopo di favorire il coordinamento degli interventi e la programmazione degli stessi per area geografica, nonché per coordinare il reperimento delle risorse finanziarie e la partecipazione ai programmi di cooperazione promossi a livello nazionale, comunitario ed internazionale, sono istituiti i Tavoli-Paese.
Il “Tavolo Paese Sahrawi” è allora un vero e proprio coordinamento di Ong, Associazioni di volontariato, Enti Locali, soggetti pubblici e privati emiliano-romagnoli necessario per programmare in modo più efficace gli interventi umanitari a favore della popolazione profuga anche attraverso l’elaborazione di un “programma-Paese”.
In quest’ottica l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Gianluca Borghi ha siglato nel febbraio 2002 un protocollo di cooperazione socio-sanitario con alcuni Ministeri della Repubblica Araba Sahrawi Democratica, che si aggiunge alle iniziative già in atto.
La presente proposta di intervento ai campi profughi Sahrawi si inserisce in una serie di interventi in ambito socio sanitario, richiesti dal Ministro della Cooperazione della RASD e sostenuti dalla Regione Emilia Romagna, tra i quali il progetto di ristrutturazione e riqualificazione del sistema sanitario di base della wilaya di Smara. Con questo intervento si intende fornire al laboratorio di farmacia attrezzature, polveri medicamentose e materiale sanitario utile a soddisfare il fabbisogno di medicinali e di materiale sanitario della popolazione Sahrawi.
I soggetti coinvolti nel progetto sono: l’Associazione Help for Children di Parma, promotrice del progetto insieme alle Associazioni “Gruppo Insieme”, “Orizzonti Nuovi”, “Il Pozzo di Sicar” di Parma ed alla Farmacia Chimica Bottego di Parma.
Sostengono il progetto tutte le Associazioni ed i Comitati di Solidarietà con il Popolo Sahrawi dell’Emilia Romagna: Associazione Jaima Sahrawi di Reggio Emilia, Associazione El Ouali di Bologna, Associazione Kabara Lagdaf di Modena, Associazione Hammada di Rimini, Comitato Ferrarese, Comitato Riminese, Comitato Riccione-Cattolica.
Cofinanziano il progetto la Regione Emilia Romagna, la Provincia ed di Comune di Parma insieme ad altri soggetti pubblici e privati che saranno coinvolti in seguito.

1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

1.1 DATI DI SINTESI
TITOLO DEL PROGETTO: FORNITURA DI MEDICINALI E MATERIALE SANITARIO AI CAMPI DI RIFUGIATI SAHRAWI

PAESE E SEDE DI INTERVENTO: Algeria – Tindouf – Campi profughi Sahrawi

ALTRI ORGANISMI COFINANZIATORI: per la realizzazione dell’intervento ci si avvale della
competenza professionale del personale operante nella Farmacia Bottego di Parma.
Il progetto sarà inoltre cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia e dal Comune di Parma e da altri Enti Locali regionali ed extraregionali, sindacati, enti diversi, singoli cittadini.

CONTROPARTE LOCALE: Ministero della Cooperazione, Ministero della Salute Pubblica della R.A.S.D. a livello centrale.

DURATA DEL PROGETTO: 12 mesi

TIPO DI INTERVENTO: il tipo di intervento proposto è di tipo sanitario.

1.2 OGGETTO
Il progetto ha come obiettivo principale quello di contribuire a soddisfare il fabbisogno di medicinali e di materiale sanitario della popolazione che vive ai campi di rifugiati Sahrawi. Questa iniziativa si lega ad altri interventi promossi dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con altri Enti Locali regionali ed le Associazioni ed ai Comitati di Solidarietà con il Popolo Sahrawi dell’Emilia Romagna, uno per tutti il progetto di ristrutturazione e riqualificazione del sistema sanitario di base della wilaya di Smara. Tale tipo di intervento vede come conseguenza logica un’impegno concreto per contribuire a soddisfare il necessario fabbisogno di medicinali e materiale sanitario. Da ciò l’idea di proporre questo ulteriore intervento.


2. CONTESTO

2.1 ORIGINI DELL’INIZIATIVA
Il progetto vuole rispondere concretamente ad una espressa richiesta di aiuto a noi rivolta direttamente dal laboratorio di produzione di medicinali della R.A.S.D..
Nella richiesta si evidenziano le carenze di attrezzature e polveri medicamentose che, se soddisfatte, possono migliorare la produttività di medicinali del laboratorio stesso. Una tale richiesta di aiuto che vede attivi i beneficiari di tale aiuto non può che essere accolta e supportata.

2.2 CONTESTO REGIONALE E NAZIONALE
Dal 1975, anno del trattato tripartito di Madrid in cui la Spagna, dopo 90 anni, lascia la sua colonia al Marocco ed alla Mauritania, la popolazione Sahrawi vive in parte in Sahara Occidentale occupato dal Regno del Marocco e parte nei campi di rifugiati nel deserto algerino nei pressi di Tindouf (Algeria).
Nei campi profughi vivono circa 250.000 persone amministrate da un governo autonomo, la Repubblica Araba Sahrawi Democratica (R.A.S.D.) costituitasi il 27 febbraio 1976 e riconosciuta ufficialmente da circa 80 Paesi nel mondo tra cui la stessa Algeria e la Mauritania. La RASD è membro dell’OUA dal 1984.
I campi sono costituiti da tende e piccole costruzioni dove vivono le famiglie e da strutture pubbliche (ospedali, scuole) costruite in muratura.
L’organizzazione dei campi è suddivisa in 4 distretti provinciali (wilaya) suddivisi in 6 o 7 comuni (daira).
La totalità delle forniture alimentari, logistiche e sanitarie provengono dalle organizzazioni internazionali di aiuto umanitario e dai singoli Governi, tra cui quello Italiano.
Le caratteristiche climatiche ed ambientali non permettono di sviluppare attività produttive autonome sufficienti per tutta la popolazione. La temperatura supera i 50° in estate e può scendere sotto lo zero in inverno, con una forte escursione termica. L’acqua è reperibile anche a poca profondità ma presenta un alto tasso di salinità.
La prima risoluzione dell’ONU circa un referendum nel Sahara Occidentale risale al 1965, ma solo il 29 aprile del 1991 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU approva all’unanimità la risoluzione che prevede un Piano di Pace, che mette in moto il meccanismo per la realizzazione di un referendum di autodeterminazione ed istituisce la forza di pace della MINURSO presente tutt’ora nel territorio del Sahara Occidentale e nei pressi dei campi di rifugio a Tindouf con il compito di sorvegliare il rispetto del cessate il fuoco.
Il Piano di Pace ha avuto un periodo di stallo dal ’91 al ’97, quando il rappresentante speciale del Segretario Generale dell’ONU, James Baker, ha potuto sbloccare la situazione raggiungendo un accordo tra le due parti in conflitto, Marocco e Fronte Polisario, sui criteri di identificazione dei votanti e le procedure organizzative e temporali del referendum.
Nel dicembre 1999 sono state rese note le liste dei votanti, frutto della fase di identificazione durata circa sette anni. In seguito a tale pubblicazione sono stati avanzati da parte del Marocco oltre 150.000 ricorsi e l’ultimo rapporto del Segretario Generale dell’ONU rimanda la data del referendum ancora una volta.
Il Piano di Pace, quindi, è di nuovo in attesa di un accordo che le due parti, sempre con la mediazione di James Baker, si è ripreso a discutere a partire da maggio 2000, ma le difficoltà incontrate dagli incontri già effettuati non lasciano intravedere ancora una soluzione rapida del conflitto.
Nel giugno 2001 nel suo rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite attacca ingiustamente ed in maniera ingiustificata il Piano di Pace ed il suo essenziale obiettivo cioè il diritto del Popolo Sahrawi a decidere liberamente il proprio destino attraverso un referendum di autodeterminazione.
Il rapporto promuove senza argomenti convincenti la proposta marocchina chiamata “cadre d’accord” che vuole la pura e semplice integrazione del Sahara Occidentale al Marocco, tutto ciò attaccando deliberatamente le proposte del Fronte Polisario ed i contributi dei Paesi osservatori del processo.
Il Fronte Polisario riconferma la sua opposizione totale a tutto ciò che non rispetta il diritto del Popolo Sahrawi all’autodeterminazione e all’indipendenza. Solo il Piano di Pace può portare una soluzione giusta e definitiva del conflitto.
Il complesso ed articolato iter che sta seguendo il Piano di Pace è documentato dalle numerose risoluzioni dell’ONU, dell’OUA e dei singoli governi della Comunità Internazionale, tra cui quello italiano, che in questi anni hanno seguito e seguono tutt’ora con interesse le vicende del Piano di Pace anche in vista dell’auspicata distensione dell’intera area maghrebina.

2.3. QUADRO SETTORIALE E TERRITORIALE
Il laboratorio di produzione di medicinali comincia a produrre piccole quantità di medicinali alla fine del 1998. Da quel momento la produzione di medicinali è andata aumentando anche se la quantità di medicinali prodotti non è sufficiente a soddisfare le necessità della popolazione rifugiata soprattutto a causa della mancanza di mezzi, le incapsulatici sono manuali e solo due sono funzionanti.
Alcuni dati relativi all’attività del laboratorio di produzione di medicinali “Mohamed Embarek Fakal.la” della R.A.S.D. .

PRODUZIONE TOTALE DEL LABORATORIO

Prodotti
1998
1999
2000
2001Totale






Capsule
11000
39400
88000
275700
414100
 
PRODUZIONE TOTALE DI CAPSULE



Prodotti
1998
1999
2000
2001Totale






Acido Folico 1mg
100
1200
5400
1200
7900
Amoxicillina 500mg
1400
12000
32900
824001273000
Co-trimoxazol 480mg
200
1800
7500
2230031800
Ibuprofeno 400mg
-
-
2700
35700
31800
Metronidazol 250mg
2400
3600
10200
26100
39900
Paracetamol 500mg
2900
9300
22200
74100
108500
Antisettici
642
709
991
2688
5030
 
Ministero della Salute Pubblica
Gestione degli interventi di tipo sanitario
Ministero della Cooperazione
Gestione dei progetti di cooperazione internazionale e di aiuto umanitario

Alcuni dati riguardanti la popolazione Wilaya di Samara






Prodotti
Dati


Abitanti
39310
Famiglie
7000
Bambini 0-12 anni
22105
Comuni (Dairas)
6 (ognuna di 6600 abitanti ca.)
Municipalità (ex barrios) - 4 per comune
24 (ognuna di 1640 abitanti ca.)
Comitati - 4 per municipalità
96 (ognuno di 410 abitanti ca.)
Famiglie
73 per comitato ca. (ognuna di 5,6 persone ca.) 
Ospedale regionale
1
Dispensari
6


3. OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI DEL PROGETTO IN RELAZIONE ALLA SITUAZIONE LOCALE

OBIETTIVO GENERALE:
Migliorare la funzionalità e l’efficienza del sistema sanitario Sahrawi

OBIETTIVO SPECIFICO
Copertura del fabbisogno farmacologico e di materiale sanitario ai campi di rifugiati Sahrawi

Attraverso la fornitura di attrezzature e di polveri medicamentose certificate al laboratorio di farmacia è possibile soddisfare in modo considerevole la richiesta di farmaci da parte della popolazione rifugiata, soprattuto per quanto riguarda le patologie più frequenti.

4. PREVISIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO

RISULTATI ATTESI
  1. Fornitura di principi attivi per la produzione di capsule medicamentose e di attrezzature per la produzione di medicinali
    La richiesta di aiuto pervenuta a noi dal laboratorio di farmacia della R.A.S.D. prevede la fornitura di una discreta quantità di polveri medicamentore suddivisa in 8 principi, di attrezzature (bilance di precisione, incapsulatori, filtri) e di capsule (160.000). Vista l’entità dell’aiuto richiesto è bene pensare ad una suddivisione in più annualità del progetto:
    - I annualità: acquisto ed invio di attrezzature e di un terzo delle polveri
    - II annualità: acquisto ed invio di una seconda tranche di polveri (1/3)
    - II annualità: acquisto ed invio dell’ultima tranche di polveri.

  2. Fornitura di materiale sanitario di consumo
    La fornitura consiste in una discreta quantità di materiale sanitario composta da: cerotti, bende, tubi per flebo da utilizzarsi negli ospedali e nei dispensari

5. DESCRIZIONE ANALITICA DELLE ATTIVITA’ DI PROGETTO

5.1 FORNITURA DI PRINCIPI ATTIVI PER LA PRODUZIONE DI CAPSULE MEDICAMENTOSE E DI ATTREZZATURE PER LA PRODUZIONE DI MEDICINALI
ACQUISTO/TRASPORTO DEI PRINCIPI ATTIVI PER LA PRODUZIONE DI MEDICINALI
Si prevede l’acquisto di 1/3 delle polveri medicamentose richieste, pari a circa 125 Kg., suddivisi tra i seguenti principi: - amoxicilina
- paracetamol
- metronidazol
- sulfametoxazol
- trimetroprim
- eritromicina
- ossido di zinco
- loperamida
Tutto il materiale inviato è dotato di regolare certificazione. Il materiale sarà trasportato a destinazione attraverso la Carovana Regionale di Solidarietà con il Popolo Sahrawi prevista per febbraio 2003.

ACQUISTO E TRASPORTO DI ATTREZZATURE
- una bilancia di precisione
- n. 4 incapsulatori + orientatori capsule
- filtri di Millipore
- una piastra elettrica scaldante
- un aspiratore di polveri
- un mescolatore a V per polveri
- attrezzature varie di laboratorio
- uno strumento a batteria per analisi + reattivi
- 160 mila capsule vuote
- un computer dotato di stampante
- materiale di consumo (carta, cartucce per stampante, cancelleria)
- un dischetto per computer (database) Oltre alle attrezzature utili per la produzione di medicinali si è ritenuto opportuno dotare la farmacia di attrezzature per effettuare analisi di laboratorio. Tutto il materiale sarà inviato ai campi attraverso la Carovana Regionale di Solidarietà con il Popolo Sahrawi prevista per febbraio 2003.

FORMAZIONE DEL PERSONALE OPERANTE NEL LABORATORIO DI FARMACIA
Si prevede la permanenza di almeno una settimana ai campi profughi Sahrawi di un farmacista ed un medico per fornire al personale operante nel laboratorio di farmacia alcune utili indicazioni per l’utilizzo delle attrezzature inviate e per un eventuale aggiornamento su strumenti e tecniche farmaceutiche e di laboratorio.

5.2 FORNITURA DI MATERIALE SANITARIO DI CONSUMO
RACCOLTA DI MATERIALE SANITARIO DI CONSUMO, STOCCAGGIO E TRASPORTO DALL’ITALIA A TINDOUF Si prede la raccolta e l’invio di materiale sanitario di consumo, in particolare: cerotti, garze, bende, flebo….. che saranno inviate ai campi profughi Sahrawi attraverso la Carovana Nazionale di solidarietà con il Popolo Sahrawi.

6. VITALITA’ DEL PROGETTO. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FATTORI INTERNI ED ESTERNI AI QUALI E’ AFFIDATA LA CONTINUITA’ DEI RISULTATI AL TERMINE DELLE ATTIVITA’ DI PROGETTO
La condizione di rifugiati insieme alle difficili condizioni del territorio rendono difficile una pianificazione a lungo termine degli aiuti umanitari a favore della popolazione Sahrawi. I principali donatori pianificano periodicamente l’erogazione degli aiuti umanitari in accordo con i partners locali.
Una forte presenza di enti locali, associazioni di solidarietà e singoli cittadini integrano tali pianificazioni con puntuali programmi di sostegno alla realtà dei campi, mediante patti di amicizia e progetti specifici.
Le Associazioni proponenti la presente proposta intendono sensibilizzare e coinvolgere altre realtà regionali ed extraregionali per garantire la continuità del progetto che prevede per esaurirsi tre annualità.

7. PARTNERS LOCALI

7.1. TIPO DI ORGANIZZAZIONE
Ministero della Salute Pubblica del governo della Repubblica Araba Sahrawi Democratica

7.2. PRINCIPALE SETTORE DI ATTIVITA’ (FORMATIVO, SOCIO-SANITARIO, AGRARIO, ECC…)
Il Ministero gestisce direttamente tutti gli aspetti relativi alla salute pubblica nei campi dei rifugiati attraverso le sue strutture centrali, che hanno sede nella Direzione Generale del Ministero presso Rabuni (20 km dalla città algerina di Tindouf) e periferiche, che hanno sede negli ospedali esistenti nei campi (1 centrale e 4 in ogni regione o Wilaya), nelle direzioni sanitarie di ogni Wilaya, nei 26 comuni o Dairas, fino ad arrivare a singoli responsabili per ogni quartiere o barrio.
Inoltre, il Ministero coordina direttamente e in coordinazione con le istituzioni preposte (Ministero della Cooperazione e Croce Rossa Sahrawi), alla gestione degli aiuti umanitari rivolti al sostegno delle attività del Ministero.
In ogni wilaya esiste un referente del Ministero che coordina le attività locali e fa da tramite con l’istituzione centrale.

7.3. RUOLO E COINVOLGIMENTO NELLE ATTIVITA’ PROGETTUALI
Il progetto è stato impostato e discusso con il Ministro della Cooperazione, il Ministro della Salute Pubblica e con il Rappresentante del Fronte Polisario in Italia.
Le attività del progetto conteranno sul coinvolgimento del personale impiegato nel laboratorio di farmacia e di un coordinatore locale.


8. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
L’azione di controllo e sostegno operativo al progetto sarà realizzata da personale espatriato in collaborazione con il coordinatore locale in maniera costante e periodica.
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