Chernobyl: L'eliminazione delle conseguenze dell'incidente
Elenco e descrizione delle attività realizzate nel periodo 1986-1988 nella zona di esclusione della centrale nucleare di Chernobyl, per eliminare le conseguenze dell'incidente.
Vi è una diffusa convinzione che l'eliminazione delle conseguenze dell'incidente di Chernobyl consistette principalmente nella creazione di un guscio protettivo di contenimento per il reattore danneggiato.
Indubbiamente, la costruzione del sarcofago sul reattore 4 di Chernobyl costituì un importante e decisivo passo avanti verso l'eliminazione delle minacce nucleari e ambientali generate dall'incidente.
Una complessità di fattori (condizioni ambientali di radioattività proibitive, soluzioni tecniche di installazione, i tempi di perfezionamento, ecc), riguardanti il sarcofago rende l'oggetto unico, senza uguali nel mondo.
Tuttavia l'enorme quantità di lavoro seguito alla distruzione del reattore, svolta direttamente nei primi mesi dopo l'incidente (prima di iniziare la costruzione della struttura di protezione ), così come molte opere realizzate nella zona nei pressi di Chernoby sono sempre state poco ricordate e menzionate.
Molte di esse sono uniche, non solo per dimensione, ma soprattutto per le soluzioni tecniche adottate, per le condizioni ambientali e per la tempistica di esecuzione.
Un’ attenzione particolare va rivolta agli aspetti tecnici di gestione dell'emergenza.
A fronte di un incidente di dimensione colossale, per l'eliminazione delle conseguenze fu impiegato il miglior potenziale scientifico e tecnico della ex Unione Sovietica.
L’esecuzione di alcuni lavori richiese l'uso di strumenti di ingegneria uniche come i robot, macchine militari, e la creazione di macchine e veicoli speciali, adattate a condizioni di lavoro proibitive a causa dei campi di radiazione.